Trame di versi e tessuti, una scrittura gioiosa, giocosa e serissima. Un intero guardaroba di poesia da scoprire e indossare a piacere.
[…] È chiaro che un poeta debba intendersi di sartoria poiché necessita proprio un metro alla misura dei versi. Un gessetto celeste per segnare la stoffa, un Io lirico disposto a svestirsi vestendo e vendendo la propria Poesia. I capi d’abbigliamento che giovano si mostrano, si sporcano, si lavano e passano i giorni della vita. Panni appesi al vento delle stagioni – il ciclo di una lavatrice, il sapone, la candeggina, la cura e il rimpianto delle mani tra i cassetti – mutande in tripudio, calze, lenzuola, fazzoletti, cappotti, s’impregnano e assorbono nel quotidiano la forza emotiva del canto e del sorriso, del desiderio e dello sberleffo, della nostalgia che s’appunta in ricordi. Un poeta non traccia mai recinti, non innalza muri, non segna linee che siano rette marcate. Egli vive nel tratteggio, nell’indefinito, nello sfumato, in un bottone smarrito, in un’asola socchiusa, in un buco da sarcire, in un orlo che non c’è, in una piega che per grazia di pagine si fa abito da abitare, dimora di una sfrangiatura in affitto da lasciare a tempo debito.
«Si sa abitare un abito compete ad ogni corpo. Non meno al gioco dell’anima in questo bucato in versi che arriva pulito al cuore del lettore. Liriche quotidiane, fresche e felici in odor di santità, di sapone di Marsiglia e inchiostro tipografico. Ciò che si scrive resta nel tempo e si dona. Il guardaroba è ricco d’esistenze nelle quali riconoscersi, tra vestaglie, cappotti, camicie, mutande e calzini, trame di tessuti, creazioni di stoffe. Cicli di lavaggi per ogni età, per tutte le stagioni e mode da terzo millennio. Di più a un libro è impossibile chiedere e – per grazia clandestina – ricevere».
(L. M. Ugolini)
Nel novembre 2023 è uscita la seconda edizione del volume.
UNA POESIA DAL LIBRO
stoffe
In principio ci furono le stoffe tramate da fusi di fiaba
un fiat di seta
avvolto in zucchero filato
per dire di farfalle
tornate in vita in ali di foulard. Ci furono telai di solitudine nella musica dei sospiri intrecci di fibre naturali raccolte tra i campi
all’origine dell’uomo
quando nudo seppe
che doveva essere vestito.
Stoffe in merceria
stoffe in sartoria
in attesa avvolte
stoffe segnate dal gessetto
liscio e appena azzurro misurate dal metro di legno tagliate da forbici splendenti in un solo affilato fiato.
Stoffe che furono argilla
per forgiare indumenti nelle varie taglie a ciascuno la propria misura
così come volle un barbuto
Sarto paziente, dimenticato dal mondo il Sarto con l’indice in un ditale proteso nel contatto verso l’uomo
ditale all’uomo consegnato
dopo un ago e una croce.
S’impara a vivere nella piega di un orlo
in un bottone, nel progetto di un modello di carta.
Le stoffe furono abitate quando abitati gli abiti dissero di noi.
ISBN: 978-88-940190-4-9
FORMATO: 12X17
PAGINE: 124
TITOLO: Abitare gli abiti
AUTORE: Lina Maria Ugolini
EDITORE: Edizioni del Foglio Clandestino