On s’est reconnus, Paris è il taccuino che raccoglie un centinaio di scatti analogici del fotografo Giuseppe Varchetta realizzati a Parigi. La tessitura narrativa è realizzata da Nerina Garofalo che inventa un percorso poetico ispirato e intrigante.
La narrazione di On s’est reconnus, Paris Nell’antica inizia in una sala parigina per cinema e concerti, resa quasi deserta dai preparativi serali della vigilia di Natale. Due uomini siedono in quinta fila. Uno dei due è un fotografo e ha con sé il suo portfolio con un centinaio di scatti analogici realizzato a Parigi nell’ ultimo trentennio.
Quella sala, in cui si proietta Jules e Jim di Truffaut, è il pretesto di una storia per poesia e immagini, dentro le atmosfere parigine, vissute e immaginate. Una ragazzina curiosa attraverso le fotografie che scopre progressivamente, prova ad immaginare la propria vita futura e felice…
Street opera, Paris «La felicità si racconta male perché non ha parole. Ma si consuma, e nessuno se ne accorge» (voce narrante) [In ogni vita che voglia compiersi la malinconia vive paritaria alla gioia. Ogni persona, per saperlo davvero, dovrebbe, per qualche tempo, trasferirsi a Parigi] On s’est reconnus, Paris pag 29
DICONO DI ON S’EST RECONNUS, PARIS
Margutte.com articolo di Silvia Pio
Redazione di Libri nuovi in piazza articolo di Massimiliano Varnai
Chronica Libri articolo di Giulio Gasperini
Samgha articolo di Paride Leporace
ISBN: 978-88-940190-0-1
FORMATO: 17×17
AUTORE: Giuseppe Varchetta
EDITORE: Edizioni del Foglio Clandestino
TESTI: Nerina Garofalo
FOTOGRAFIE: Giuseppe Varchetta