Hurrah! è la raccolta del poeta americano Irving Stettner tradotta da Erio Sughi. Una poesia profondamente appassionata e fervidamente tesa pone Stettner in quella schiera di poeti out, cioè diversi, che in America vivono nei sobborghi delle grandi metropoli.
La poesia di Stettner è il racconto di una vita di scelte e confronti, di amore e gioia, di rabbia e ribellione. Nei suoi versi c’è il senso lirico e solare della forma e dei contenuti, la rabbia contro le ingiustizie e contro la guerra, la gioia di abbracciare il mondo con tutte le sue contraddizioni.
Diversamente da molti altri poeti, scrittori e artisti americani del passato, Stettner non ha legami ombelicali con la cultura cattedratica del vecchio e nuovo mondo. Di questo accetta solo il sogno della serenità, della distensione, del naturalismo classico, motivi che saranno poi i momenti solari della sua opera poetica e pittorica. È e rimane prima di tutto americano: qui è nato e cresciuto, nella cultura, nella vita, nell’arte; e passa poi a Parigi con lo stesso spirito con cui, uscendo dalla 110ª St. Marks Place New York, zaino in spalla, si porta sulla camionabile col pollice alzato e fa il giro degli States in autostop.
La sua rivolta è stare sulla strada, ‘on the road’ con le ‘suole di vento’ come Rimbaud, ma senza smentire né confondersi con la beat generation di Jack Kerouac o Allen Ginsberg, Gregory Corso, William Burroughs o Lawrence Ferlinghetti. Irving Stettner va per conto proprio, inseguendo il sogno di realizzarsi in un mondo diverso, con regole nuove e universali.
Una poesia profondamente appassionata e fervidamente tesa che pone l’autore in quella schiera di poeti out, cioè diversi, che in America vivono nei sobborghi delle grandi metropoli e la cui poetica può essere considerata di tipo irregolare-anarcopacifista-contestataria-libertaria. D. Argnani
La raccolta è curata da Davide Argnani ed è tradotta da Erio Sughi.
Il libro contiene 10 sketches dell’autore.
ESTRATTI DA HURRAH!
STREET SONG
for M. W.
There are voyages
we never know,
only dream
from the pale,
Ships on which
we sign,
but never sail;
like eyes
walking down the street,
2 pair of eyes
which suddenly
meet:
Split-second
sparked the engine
– hear it whirl!
the crew is hired,
up the sails,
up in the blue
suddenly sails
laughing,
full unfurled!
There are voyages
we never know,
ships on which
we sign
but never sail…
Only impaled
on our memory,
the street the face
the minute the hour –
hush’d as a twilight
tender violet
beauty’s quick-flitting
firefly tale.
CANZONE DELLA STRADA
per M. W.
Ci sono viaggi
di cui mai sapremo,
che solo sogniamo
dal chiuso dello steccato,
Navi per le quali
siamo ingaggiati,
ma che mai salperanno;
come occhi
che percorrono la strada,
2 paia di occhi
che improvvisamente
s’incontrano:
Frazione di secondo
acceso il motore
– sentilo girare!
la ciurma è assunta,
su le vele,
su nell’azzurro
improvvise vele
gaie,
completamente spiegate!
Ci sono viaggi
di cui mai sapremo,
navi per le quali
siamo ingaggiati
ma che mai salperanno…
Solo conficcati
nella nostra memoria,
la strada il volto
il minuto l’ora –
silenziosa come un crepuscolo
tenero violetto
la favola della lucciola
rapida-fugace della bellezza.
AUTUMN SONG
Morning sky
translucent blue vine
clouds svelte cotton puffs flying
subtle improvising;
walk in the woods
Wind’s coy arpeggios
when suddenly behind me
a crisp, bright tinkling sound
brief but tender
sad, gay
Footstep of a young doe?
No; an ocre maple leaf
after a long graceful gliding
somersaulting –
hitting the trunk of a tall willow
CANTO D’AUTUNNO
Cielo mattutino
traslucido blu vino
nuvole agili ciuffi di cotone ondeggianti
astrusamente improvvisanti;
passeggiata nei boschi
Timidi arpeggi di vento
quando dietro di me improvvisamente
un secco, vivido suono tintinnante
breve ma tenero,
triste, gaio
Passo d’una giovane cerva?
No; una foglia ocra d’acero
dopo un lungo planare grazioso
a capitomboli –
batte contro il tronco d’un alto salice
ISBN: 978-88-905434-6-3
FORMATO: 13×18
PAGINE: 174
AUTORE: Irving Stettner
EDITORE: Edizioni del Foglio Clandestino
A CURA DI: Davide Argnani
TRADUZIONI DI: Erio Sughi
IN COPERTINA: Hurrah!, Ideogrammi di PFR 2011.
PREFAZIONE DI: Davide Argnani